Cos'è
Mostra a cura di Caludio Ballestracci e Maria Gregorio presso la Casa Rossa di Alfredo Panzini, apertura tutti i giorni dal 10 giugno al 7 settembre, dalle ore 21.00 alle 23.00, chiuso il lunedì.
Aperture straordinarie: 12,13,14 settembre 2025 ore 15.00-18.00.
Ingresso gratuito
La Mostra: “Una cosa alata. In bicicletta, alla ricerca della saggezza nella Casa Rossa di Alfredo Panzini”
Questo il titolo dell’esposizione del 2025, la quale prende le mosse dal viaggio che, nel 1903, Alfredo Panzini compie da Milano a Bellaria. Scegliendo la bicicletta quale veicolo che, più di ogni altro, consente di meditare sullo scorrere dell’esistenza. Di qui è nata, non a caso, una delle sue opere maggiori, La lanterna di Diogene, che porta un titolo ‘filosofico’ e segue il movimento narrativo di chi pedala interrogando se stesso e i paesaggi che attraversa e chi li abita: la mostra 2025 offre queste suggestioni, studiando la bicicletta nelle sue molteplici valenze, a partire dalla tecnologia e lungo riflessioni letterarie, filosofiche, ambientaliste.
Sensazioni ed emozioni che quest’anno i visitatori hanno l’occasione di condividere percorrendo le stanze della Casa Rossa accompagnati dagli scatti di Michele Buda, docente di Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna: fotografo e ciclista per diletto, Buda ci offre una personale idea di viaggio in solitaria, a più livelli simbolico, rivelando lo stesso ‘strumento’ quale oggetto straordinariamente evocativo, ma senza mai palesarne la presenza. A seguire, nella Stanza delle carte le fotografie ci accompagnano mentre curiosiamo le bozze del libro rivedute da Panzini, esposte nei faldoni, oltre che alcune pagine e copie sui ripiani della credenza. Così anche nella Stanza di Clelia, dove lo stesso copriletto porta un’immagine di Buda. Nella Stanza di Alfredo, per dare forma tangibile al mezzo di locomozione azionato dalla sola forza muscolare umana, esemplari di bicicletta sono smontati e suddivisi in dodici parti, in modo da osservare da vicino le particolarità dei singoli componenti meccanici. Manubri di bicicletta, selle, forcelle campeggiano sopra i dodici leggii che accolgono le fascinose immagini di Daniel Rebour, storico maestro del disegno tecnico a due ruote.
Questo allestimento trova il suo contraltare a Casa Finotti, dove protagonista è ancora la bicicletta. Oggi sinonimo di ecologia e rispetto per l’ambiente, quasi venerata da Panzini, palesemente in controtendenza in un periodo storico in cui il Futurismo inneggia alla velocità e ai motori. Al centro dello spazio espositivo, una bicicletta allestita con numerosi megafoni consente, una volta saliti in sella, di pedalare e zittire il rumore del traffico cittadino, facendo scaturire dagli altoparlanti il suono del vento, del mare, degli alberi. Attorno alla bicicletta ‘sonora’ sono esposti alcuni esemplari provenienti dalla grande collezione di biciclette storiche da lavoro di Maurizio Urbinati.
A chi è rivolto
Tutti
Date e orari
10 giu
07
set
Costo
Gratuito
Luogo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 24 giugno 2025, 12:24